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Saura, Carlos.

Regista spagnolo. Fratello del pittore Antonio, studiò ingegneria e fotografia prima di dedicarsi, con il suo ingresso nel 1952 all'Instituto de Investigaciones y Experiencias Cinematograficas di Madrid, al cinema. Conseguito il diploma (1957), fu insegnante presso lo stesso istituto fino al 1964, quando venne allontanato per motivi politici dal regime franchista. Dopo aver girato cortometraggi e reportage, esordì nel lungometraggio con I monelli (1959), un film documento sulla vita dei giovani delinquenti delle periferie madrilene. Iniziò quindi l'opera storica I cavalieri della vendetta (1963) e, nel 1965, La caccia, che gli fece vincere l'Orso d'argento al Festival del cinema di Berlino. Da quel momento S. si dedicò a un cinema che avrebbe avuto come temi centrali la guerra, il dopoguerra vissuto dalle giovani generazioni, l'impatto sulle stesse di un'educazione di tipo repressivo, il rapporto tra universi maschile e femminile, con una leggerezza e uno spirito allegorico (importanti per evitare i tagli della censura) che lo avvicinarono a Buñuel, a Hitchcock e a Godard. L'attività di S. durante gli anni Settanta fu caratterizzata da due presenze importanti: Elias Querjeta, il produttore che gli permise di realizzare tutti i suoi lavori nonostante il pericolo politico, e Geraldine Chaplin, interprete di quasi tutti i suoi film. Tra le sue opere del periodo ricordiamo: Peppermint Frappé (1967); Stress è tre tre (1968); La tana (1969); Anna e i lupi (1972), dove per lupi si intendevano Religione, Politica e Sesso; La cugina Angelica (1973) e Crìa Cuervos (1975), entrambi incentrati sul mondo dell'infanzia; Elisa vida mia (1977), drammatico reportage sulla vita di coppia; Gli occhi bendati (1978), coraggioso atto di denuncia della tortura; Mamà compie 100 anni (1979); In fretta, in fretta (1980), Orso d'oro al Festival del cinema di Berlino, ideale continuazione de I monelli. Dall'incontro con il coreografo-ballerino Antonio Gades nacquero alcune opere dedicate al folclore musicale spagnolo: Bodas de sangre (1981), dal dramma di F. García Lorca; Carmen Story (1983), ispirato all'opera di G. Bizet; L'amore stregone (1986), sulla base di un balletto di M. de Falla. Tra le altre pellicole di S. citiamo: Le dolci ore di ieri (1981); Antonieta (1982); I trampoli (1984); El Dorado (1988), rilettura fantastica delle gesta di Aguirre; Notte scura (1989); Sevillanas (1992); Spara che ti passa (1993); Flamenco (1995); Taxi (1996); Pajarico (1997); Tango (1998), Goya (1999), Buñuel e la tavola del re Salomone (2001) (n. Huesca 1932).
Carlos Saura